Ma Che Domenica Bestiale......

venerdì 14 marzo 2008

... Mio Caro Albatros ...


Caro Albatros,
è strano ritrovarmi qui a scriverti.. dal tuo "gruppo storico" di "Sega, Lampariello,Conversi,Corradi,Chialastri,Pallaria,Canzonieri, etc" non lo facevo più...Ma non ho mai smesso di tifar,soffrire,urlare,gioire per te, seppur in maniera diversa!! Questi sono giorni importanti..I giorni della verità...I giorni in cui ci giochiamo(mi piace includermi nella squadra..)3 anni di duro lavoro,di sacrifici,di sudore e passione. Ricordo, come se fosse ieri, i play-out che ci fecero retrocedere, la tristezza e l'amarezza di quegli istanti.... Ricordo con gioia le partite vinte contro il cortina ed il vivivillalba, che, invece, di diedero i punti necessari per risalire...Ed ora eccoci di nuovo sul filo del rasoio.. nel mezzo .. senza sapere quale sarà il destino di questa squadra.. se su o se giù..se fuori o se dentro... E allora forse è proprio per questo che mi ritrovo qui a scrivere e a parlare con voi tutte ragazze, che siete state, siete oggi (soprattutto) e forse continuerete ad essere "l'ALBATROS"!!!
Già..il destino di questa squadra sarete proprio voi a scriverlo..Ed io, invece, posso far ben poco,se non sostenervi con tutta l'energia e la passione che ho!! Mi rivolgo a voi tutte..alle "storiche" che hanno sofferto e sorriso insieme a me e a quelle arrivate quest'anno...Tutte avete la stessa importanza..Tutte insieme potete far volare in alto questa squadra..c'è chi ha i piedi,tecnica,chi ha la testa,corsa,chi ha grinta e tenacia..unendo tutte le vostre capacità individuali possiamo davvero ottenere una squadra completa che vuole e può conseguire la meta prefissata..E allora vi chiedo solo una cosa..Vi chiedo di metterci tutta l'anima,la voglia,la forza che avete..In queste ultime partite che decideranno il futuro di questa squadra vi chiedo di giocare con il cuore..di lottare su ogni pallone..di NON MOLLARE MAI..di rendere l'Albatros una squadra con la "A" maiuscola..in cui se vincono,vincono tutte e se sbagliano è lo stesso!che siate in campo,in panchina o fuori, vi chiedo di sostervi..ci dobbiamo aiutare l'un l'altra!Adesso dobbiamo correre insieme e andarci a guadagnare tutte insieme quei 9 punti che ci servono per la salvezza!Poi ognuno farà le sue scelte;probabilmente la squadra non resterà la stessa..qualcuno resterà,qualcun altro se ne andrà..Ma vorrei tanto che ciascuna di voi provasse a dare il massimo per sentire anche un pò suo il successo di questa squadra, che davvero di cuore, mi auguro arriverà!Vi faccio il mio più grande "in bocca al lupo" (CREPI!) nella speranza che queste mie parole non vi abbiano solo annoiate, ma vi abbiano dato la carica giusta per arrivare al traguardo!!!

Con affetto e passione
La vs curva ad U
...........e sempre AVVALENDINA!!!!......

c.v.

giovedì 13 marzo 2008

Riflessioni....

"coesione cooperativa":
questa dinamica risolve la minaccia disgregativa sul gruppo non attraverso la rimozione (o inibizione) della aggressività interna, né mediante la negazione o il disimpegno di fronte all'insuccesso, alla frustrazione ed allo stress, ma attraverso la presa di coscienza e l'analisi delle difficoltà. Una squadra sviluppa tale tipo di coesione quando gli atleti subordinano gli obiettivi personali allo scopo del gruppo, all'accettazione della realtà, al desiderio di superare i problemi, all'impegno per cambiamenti comportamentali in funzione delle norme di gruppo. Tale dinamica ha anche un significato educativo perché sviluppa la disponibilità degli atleti ad un continuo adattamento attraverso una relazione di tipo cooperativo.
I segni della coesione/unità del gruppo:
1. la coesione/unità è percepita da tutti i membri, a prescindere dal ruolo, anche da chi viene a contatto solo sporadicamente col gruppo (tutti avvertono "qualcosa di particolare" nell'aria);
2. interrogati singolarmente, i membri dimostrano di avere le stesse convinzioni sul concetto di gruppo;
3. la coesione/unità esiste anche a "distanza"; pertanto, si verificano episodi in cui alcuni membri hanno fatto/pensato qualcosa contemporaneamente ad altri, pur trovandosi a centinaia di Km di distanza gli uni dagli altri;
4. ogni membro è disposto a "sacrificare" qualcosa di personale per uno o più componenti del gruppo;
5. gli obiettivi sono condivisi da tutto il gruppo;
6. pur essendoci fisicamente un leader, la vera leadership è la coesione/unità stessa del gruppo; ad essa il leader fa continuo riferimento;
7. più che la maggioranza, il gruppo, spontaneamente, sceglie l'unanimità nelle decisioni. Ciò è possibile grazie al punto 4;
8. la coesione/unità non respinge, ma attrae; pertanto sempre più persone sentono l'esigenza di avvicinarsi al gruppo per condividerne lo stile di comportamento;
9. la coesione/unità del gruppo è vincente; le squadre che la possiedono arrivano molto lontano;
10. la coesione/unità del gruppo è per sempre; anche quando l'esperienza di gruppo finisce, ogni membro capisce di aver scolpito ogni attimo di essa "nella memoria" e che, intimamente, una piccola parte di quella esperienza è ancora viva dentro di sé. Nasce l'esigenza di "portala" altrove…..